Uva da tavola: il caldo sta facendo recuperare il ritardo accumulato
Uva da tavola: il caldo sta facendo recuperare il ritardo accumulato
Grazie alle temperature straordinariamente alte registratesi in quest’ultima settimana, siamo riusciti a recuperare, seppur in parte, il ritardo accumulato e causato dal bizzarro andamento climatico dei mesi scorsi. Fino a pochi giorni fa i vigneti contavano un ritardo di circa 15 giorni per quanto riguarda le fasi fenologiche, ma ora abbiamo già riacquistato quasi una settimana. Ad aiutare è anche la limitata escursione termica tra le ore diurne e quelle notturne. In alcuni areali della Puglia, abbiamo raggiunto massime anche superiori ai 30°C.
Le varietà precoci bianche, sia tradizionali sia seedless, sono in piena fioritura, mentre quelle tardive, ad esempio Italia, Red Globe, etc, sono ormai prossime a fiorire. Le piante, avendo avuto più tempo per risvegliarsi a causa del prolungamento dell’inverno, si presentano con un apparato fogliare molto florido. Anche il numero dei grappoli sembra per ora soddisfacente
Quest’anno si rischiava di dover iniziare con i primi stacchi intorno a metà luglio, pericolo che pare scampato. Se l’andamento climatico dovesse continuare su questa linea, potremmo addirittura partire anche per fine giugno. Le attuali temperature, seppur sopra le medie stagionali, non creano condizioni di stress ai vigneti, anzi non fanno altro che giovare alle produzioni.
Al momento, a spaventare sono i rincari generalizzati che quest’anno, rispetto alla passata stagione, non si può fare a meno di prendere seriamente in considerazione. Dalle ultime analisi, è emerso che tra energia, carburante, manodopera, imballaggio e trasporto, avremo un aumento dei prezzi di vendita di circa il 30-40%, a causa dei maggiori costi. Rincari che ci auguriamo vengano ripartiti tra tutti gli attori della filiera e non solo dai noi produttori o dai consumatori, che si trovano già in profonda crisi.
Author: Vincenzo Iannuzziello
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