L’azienda agricola GEVA dei Fratelli Vita al centro della viticoltura internazionale
L’azienda agricola GEVA dei Fratelli Vita al centro della viticoltura internazionale
L’azienda Agricola GEVA dei Fratelli Giuseppe, Emanuele ed Andrea Vita, si conferma leader del comparto uva da tavola, mantenendo alta l’attenzione sulla ricerca, innovazione e sostenibilità del comparto.
Proprio presso la GEVA si sono svolti degli incontri tecnici di notevole rilevanza scientifica. L’azienda ha ricevuto la visita della Commissione Italiana Uva da Tavola, di cui Emanuele Vita è consigliere nazionale. Presenti Lorenzo Diomede – Project Manager della CUT, Stefano Borraci vicepresidente CUT e due consiglieri dell’associazione: Michelangelo Stoffa e Francesco Mazzone. Hanno partecipato all’incontro anche il Prof. Rosario Di Lorenzo, professore di viticoltura da tavola dell’Università degli studi di Palermo, Oscar Salgado, agronomo Cileno riferimento internazionale dell’uva da tavola ed altri tecnici provenienti dal Messico, Argentina e sud Africa. L’azienda ha inoltre invitato tecnici ed imprenditori agricoli del luogo, per condividere le proprie esperienze e favorire un confronto proficuo tra realtà molto diverse.
“L’incontro si è basato sul confronto tra le esigenze dei produttori e degli esportatori di uva da tavola, in un mercato sempre più rivolto alle uve senza semi, con tecniche di coltivazione e commercializzazione diverse da quelle tradizionali – sottolineano i fratelli Vita – Favara e la provincia di Agrigento continuano la sua lunga storia della viticoltura che dura oramai da secoli. Tra le tante difficoltà del fare impresa oggi – evidenziano – la cosa che ci motiva è che il brand Siciliano viene sempre apprezzato nei mercati internazionali, se accompagnato da un lavoro meticoloso e di alta qualità. Ma allo stesso tempo, oltre alla qualità, bisogna essere sempre aggiornati sulle varietà apprezzate nei mercati ed il packaging adatto alle esigenze del consumatore, che si evolvono anno dopo anno. Nulla può essere oramai lasciato al caso – concludono – Riuscire a fare ciò partendo dalla nostra provincia, ci fa ben sperare che con impegno e dedizione, l’agricoltura siciliana può e deve avere un ruolo fondamentale nell’indotto dell’uva da tavola internazionale”